“Tonal Glints” in A Closer Listen

My sister is my only sibling; I can’t imagine what it would be like to lose her.  Two years ago, James A. McDermid experienced the unimaginable.  The loss of Harriet (1975-2016) left a huge hole in his life, and ever since then music has been his lighthouse in a sea of grief.  Tonal Glints is the second of two albums released in her honor, following last year’s Ghost Folk on Polar Seas.  The new album has half as many tracks but is no less powerful.  It represents a time in which the sorrow has reached the marrow.

McDermid cites Sophie Calle’s Exquisite Pain as one inspiration.  In that multi-media book, the artist pairs photographs with personal answers to the question, “When did you most suffer?”  One of the conclusions she seems to reach is that great suffering can lead to great art (although most would prefer not to have paid the price).  McDermid channels his emotions into his music, and creates an echo of his sister’s life through the lens of loss.

Although primarily ambient, the music touches upon other genres as well, the opening chimes like field recordings, the highlight track “All the shutters are closed” an excursion into drone, the languid “I’ll take one who loves me” beginning like folk music before disintegrating into fog.  But despite the changes in texture and instrument, the pensive tone remains the same.  This is music about getting up in the afternoon when one had planned to get up in the morning, but staying the course long enough to get one little thing done.  It’s music that whispers at a bedside so as not to disturb a loved one’s sleep.  When words do emerge (“Within reach”), they dangle just beyond reach, like reminders in the clouds.  Strangely, the album seems neither mournful nor cheerful, but stuck, attempting to pull its legs from the quicksand of grief.  And yet we know that the album is evidence of the opposite: an artist fighting against torpor and ever-so-slowly succeeding.

Tonal Glints is about Harriet, but also about James, and the ties that bind, even beyond death.  It’s a beautiful testimony about a continuing relationship, one sibling gone and yet not-gone.  We can look through this window and almost see her; but in this case, even a glint is a blessing.  (Richard Allen)

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KrysaliSound Showcase ::: Plunge | Masada

Stasera 28 Aprile il Masada di Milano ospiterà la serata organizzata da Plunge dedicata a KrysaliSound che coinvolgerà alcuni degli artisti che hanno pubblicato per l’etichetta in un live set di più di due ore.

Sarà una serata ricca di musica dove suoneranno in sequenza LYEF, Giulio Aldinucci, Drawing Virtual Gardens, Roberto Galati + Federico Mosconi.

Si passerà dalla dream ambient di LYEF, ai quadretti elettroacustici di Giulio Aldinucci, all’ambient dark chitarristico di Drawing Virtual Gardens,  per concludere con la collaborazione drone-ambient tra Roberto Galati e Federico Mosconi che si esibiranno in una fusione di stili e vibrazioni.

Ringrazio tutti quelli che verranno e chi ci ha aiutato con il passaparola, supportare la musica non è una cosa scontata, ma un aiuto prezioso…

Venerdì 28 Aprile, ore 21:00 

Milano | Masada | Viale Espinasse 41

ingresso: tessera + sottoscrizione

https://www.facebook.com/events/1882667052022312/

 

KrysaliSound Live

Venerdì 28 Aprile il circolo culturale Masada ospiterà a Milano la serata organizzata da Plunge per presentare l’etichetta KrysaliSound.

https://www.facebook.com/events/1882667052022312/

Sarà una serata per chi ama la musica ambient e sperimentale dove si esibiranno alcuni degli artisti che hanno pubblicato i loro lavori per l’etichetta.

In sequenza suoneranno:

L Y E F, progetto ideato dalla cantante Lilium che propone, insieme a Francis M. Gri, brani dal sapore dream/ambient dove vocalizzi e loop filtrati si fondono insieme a suoni di piano e chitarra. Per gli amanti di Lisa Gerrard, Sakamoto, Illuha e la musica introspettiva in generale.

GIULIO ALDINUCCI, compositore elettroacustico di fama internazionale, oltre a presentare alcuni brani del suo bellissimo album “Goccia” pubblicato per la nota etichetta giapponese Home Normal, suonerà alcuni brani di “Segmenti”, prima collaborazione con Francis M. Gri e in uscita proprio il 28 Aprile per KrysaliSound.

https://soundcloud.com/homenormal/homen067-giulio-aldinucci-goccia-album-sampler

DRAWING VIRTUAL GARDENS, progetto solista di David Gutman (membro del duo Tropic of Coldness) presenterà in un live set con effetti visual alcuni brani dell’ultimo lavoro “Heartbeats of premature images” pubblicato lo scorso ottobre da KrysaliSound. La musica dell’artista si basa su textures e loop drone ambient partendo esclusivamente dal suono della chitarra dove note di armonia e dissonanza toccano l’anima in tutte le sue sfaccettature.

ROBERTO GALATI + FEDERICO MOSCONI, si esibiranno in un live inedito che verrà registrato e pubblicato da KrysaliSound il prossimo autunno. Federico Mosconi ha da poco pubblicato il suo nuovo album “Colonne di Fumo” sempre per KrysaliSound. Mosconi e Galati con i loro differenti stili creeranno una bellissima sequenza di brani che fonderà drone e chitarre ambient per un risultato poetico e davvero suggestivo.

L’etichetta metterà in vendita gli ultimi cd rimasti a disposizione dei diversi artisti. KrysaliSound propone una linea di packaging identica per ogni album, una collana di cd eco-friendly per gli amanti del collezionismo.

KrysaliSound Showcase @ Masada by PLUNGE

Sono felice di presentare la serata del 28 Aprile che chiuderà le pubblicazioni stagionali 2016/2017, in attesa di nuove uscite per la prossima stagione che partirà in autunno.

Una stagione che ha regalato moltissime soddisfazioni grazie alla collaborazione di artisti di valore internazionale che hanno creduto in una piccola label come KrysaliSound regalando stupende uscite al catalogo dell’etichetta.

Una piacevole scoperta è stata trovare numerosi amanti del packaging handmade e questo rafforza la mia idea di continuare su questa linea eco-friendly cercando magari nuove opzioni e alternative in futuro.

Ringrazio di cuore Plunge per questa occasione speciale. Una bellissima realtà nel panorama milanese che promuove musica sperimentale e lavora con passione e dedizione organizzando eventi che da appassionato di musica vorrei sempre vedere. Essere dall’altra parte del palco mi rende orgoglioso e grato.

Grazie al circolo culturale Masada che ospiterà la serata, un locale dall’eleganza vintage, perfetta location per presentare la label al pubblico.

Sarà una serata per gli amanti della musica sperimentale ed ambient in equilibrio tra acustica ed elettronica. Per chi ama etichette come 12k, Room40, n5MD o artisti e nomi come Taylor Deupree, Illuha, Sakamoto, Lawrence English, Fennesz, ma anche più semplicemente i Sigur Ros più ambientali, consiglio di fare un salto al Masada, non ve ne pentirete!

Sperando possa diventare un appuntamento annuale  chiedo a tutti di fare passaparola dell’evento per essere davvero in tanti….grazie!

Qui di seguito l’evento: https://www.facebook.com/events/1882667052022312/

“KrysaliSound Showcase” in Zero Milano

Federico Sardo parla dell’evento sul sito Zero Milano:

“Abbiamo imparato a conoscere la rassegna Plunge per il suo gusto raffinato e per i musicisti che hanno portato in spazi come Ligera e Masada, per poi vederli coinvolti anche in rassegne importanti come Inner_Spaces al Centro Culturale San Fedele. Ma i tre amici (Gabriele, Matteo e Michele) non abbandonano i vecchi amori, e questa sera organizzano una serata nel bel circolo di via Espinasse, che nell’ultimo anno si è anche dotato di un nuovo e migliore impianto audio. In questo caso i fondatori di Plunge si uniscono a un’altra bella realtà italiana attiva nel campo della musica sperimentale, che è quella dell’etichetta Krysalisound, per proporre uno showcase a loro dedicato: si alterneranno sul palco Lyef, Giulio Aldinucci, Drawing Virtual Gardens (progetto solista di David Gutman dei Tropic of Coldness) e il duo Galati/Mosconi. Una scorpacciata per gli amanti delle sonorità eteree e ambientali, in bilico tra acustica e elettronica, che caratterizzano il catalogo della label. Proposte suggestive che siamo certi potranno essere apprezzate anche da chi ancora non conosce il loro lavoro.”

https://zero.eu/eventi/71733-krysalisound-showcase,milano/

“He remembers there were gardens” in Music won’t save you

L’isolazionismo creativo di Paw Grabowski, puntualmente tradotto in una significativa mole di uscite da autentico “outsider” sotto l’alias øjeRum, sta per fortuna trovando sempre più spesso canali di diffusione più ampi rispetto alle abituali autoproduzioni e ai nastri a tiratura limitata.

Capita così che l’etichetta italiana KrysaliSound, che negli ultimi tempi sta espandendo il proprio catalogo oltre le produzioni del suo ideatore Francis M. Gri, riproponga in versione digitale e rimasterizzata una lunga composizione per organo dell’artista danese, originariamente pubblicata nel 2015 nell’immancabile formato di cassetta. “He Remembers There Were Gardens” è il frutto di un esperimento di sonorizzazione condotto da Grabowski sulla scia dell’ispirazione del cortometraggio fotografico “La jetée” (1964).

L’ambientazione post-atomica di quella pellicola sperimentale trova pieno corrispettivo nell’andamento della mezz’ora scarsa della traccia, interamente incentrata su iterazioni di frequenze organiche. La loro incessante variazione di intensità e lunghezza disegna dapprima una sorta di crescendo di tensione, ripiegando poi gradualmente alla dimensione di impulsi sempre più brevi e bassi, che incarnano fedelmente i caratteri visionari di un suono tanto integrato con le immagini da divenire un surreale doppio livello narrativo.

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“Heartbeats of a premature image” in Music Won’t Save You

“Sette velocità diverse, corrispondenti ad altrettante frequenze di un battito vitale e definito, a differenza dell’immagine ancora nebulosa della fonte che lo produce; vi è, non a caso, qualcosa di vagamente amniotico a unire titolo e contenuto di “Heartbeats Of A Premature Image”, quarto lavoro di David Gutman sotto l’alias Drawing Virtual Gardens. Le sue sette tracce, identificate soltanto da un numero di battiti al minuto (eppure sostanzialmente aritmiche), oscillano infatti tra modulazioni chitarristiche percepibili e atmosfere di avvolgente torpore, i cui contorni sfocati veicolano un’ambience vaporosa, in graduale addensamento.I movimenti minimali ma costanti dell’evanescente flusso di drone creato da Gutman plasmano una teoria di texture ipnotiche, in apparenza opposte alle dinamiche della memoria condensata in precedenti lavori del chitarrista statunitense (metà del progetto Tropic Of Coldness) sono in realtà ad esse pienamente complementari. Il suono di “Heartbeats Of A Premature Image” precorre infatti immagini e memorie, indirizzandone il corso, imprimendone il contenuto ancora prima della loro manifestazione.

In tale inversione di processo permane il sapiente dosaggio di toni, timbriche ed effetti da parte di Gutman, che è fin troppo facile immaginare ai comandi di manopole analogiche, con le quali modula intensità e frequenza di armonie espanse, trasformate in calde risonanze ambientali.”

Raffaello Russo

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“Introspections” in Music Won’t Save You

Recensione a cura di Raffaello Russo:

“Era decisamente limitante, fin dagli esordi del duo Revglow, considerare Lilium soltanto una vocalist; la sua presenza dal fascino misterioso definiva senz’altro in maniera netta l’essenza del progetto da lei condiviso con Francis M. Gri, ma certamente la sua personalità artistica individuale si manifesta in maniera ancora più autonoma nella nuova dimensione solista di Lyef.

Accanto a lei, in realtà, c’è ancora Gri, artefice di granulose texture ambientali e di stillate melodie pianistiche sulle quali la voce di Liluim, vera protagonista di “Introspections”, modulata, evocativa ed eterea. Impiegate dunque alla stregua di un ulteriore strumento, le parti vocali costituiscono parte integrante dell’ambience di Lyef, imparentata con le declinazioni più atmosferiche condensate da Gri sotto l’alias Apart, ma arricchita di una magia lunare definita dall’intreccio tra armonie sospese e minuti frammenti elettro-acustici.
Non mancano residue tracce degli impulsi ritmici propri di Revglow, tuttavia depotenziati a scarni fremiti, battiti vitali emessi dal nuovo status artistico di Lilium, musa discreta di raffinate evocazioni ambientali.”

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