Piano Tapes – Recensione Music Won’t Save You

Di Raffaello Russo:

“Improvvisato e inaspettato, ecco Francis M. Gri alle prese con un lavoro incentrato sul solo pianoforte. Per quanto tale pratica sia ormai sempre più diffusa tra artisti di diversa estrazione, le “Piano Tapes” dell’artista friulano assumono un significato sostanziale e simbolico a partire dalla loro pubblicazione – inizialmente in download gratuito – sotto il proprio nome anziché sotto uno degli altri progetti (Apart, Revglow) nei quali è impegnato.
Si stabilisce così una diretta relazione di continuità con “Ghost Dreamers Town” e con l’Ep “Home” del 2011, visto che come in quel caso anche con le “Piano Tapes” Gri ha scelto di offrire attraverso la musica uno spaccato estremamente intimo e personale. Le sue sette tracce, identificabili soltanto attraverso il numero progressivo associalo alla semplice datazione 122013, sono infatti frutto di una serie di improvvisazioni pianistiche realizzate durante lo scorso mese di dicembre.
Della loro genesi estemporanea, i brani restituiscono l’urgenza espressiva e il palpitante contenuto emozionale, al pari di un contesto solitario e ovattato, che è agevole associare a un’ambientazione notturna. Così si può immaginare la fioca penombra nella quale l’artista approccia lo strumento, vi dà voce con la propria sensibilità, in filigrane di note pensosamente stillate o sciolte in un flusso denso di sentimento.
Per quanto scarna sia la formula espressiva prescelta, le sette impressioni per pianoforte di Gri non restano ancorate al solo minimalismo, disegnando invece una serie di bozzetti fragili e immaginifici nei quali l’ampiezza dell’ambiente sonoro nel quale sono state registrare permette alle note evoluzioni in danze austere e dense di pathos, che non ne elidono le dinamiche (il misurato barocchismo della seconda pièce, il graduale crescendo cinematico della sesta).
Mentre sono anche e soprattutto i passaggi più placidi ed essenziali a rivelare il tocco lieve di Gri sulla tastiera del pianoforte, restituendo nelle “Piano Tapes” tutta la spontaneità e la coinvolta partecipazione che le hanno originate.”

Grazie infinite!

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Francis M. Gri “Piano Tapes”

“Piano Tapes ” is a collection of piano improvisations recorded during the month of December 2013. For the new year i’m happy to introduce you this unespected album (as for the ep “Home”) and to give you the opportunity to listen to it on the website player and to download it till the 9th of February, the released date on iTunes!

“Piano Tapes” è una raccolta di improvvisazioni di piano registrati nel mese di dicembre 2013. Per il nuovo anno appena arrivato sono felice di presentare questo inaspettato album  (com’era stato per il mini album “Home”) e di dare a tutti la possibilità di ascoltarlo nel player e di poterlo scaricare gratuitamente fino alla data di rilascio in iTunes, 9 febbraio 2014!

Leonard’s Lair Music Review

The KrysaliSound label is chiefly noteworthy not for its vast array of artists but the fact that all of its projects are helmed by one man, that artist being Francis M. Gri from Italy. The second album in his own name, ‘Ghost Dreamers Town’, appears to be an outlet for his ambient/post-rock direction but its subtly seductive charms ensure it is far deeper than any vanity affair.

‘Urban Passengers’ plays on repeated themes of steady electronic pulses, stately keyboard melodies and a general air of ennui. Levels of tension are gradually built up during the track’s nine minute length; making it a good appetiser for what is to follow. In contrast, the superb ‘Elements’ possesses a sense of urgency as soon as it begins; resembling a high speed train journey through European cities. There’s a lovely mix of piano keys and Cocteau Twins-like layers of etherealism on the graceful ‘Blue Desert’ and ‘Quiet Place’ does a decent job of recalling Joy Division’s ‘Atmosphere’ but most stunning of all is ‘Run Escape’ which bolts dreampop melody on to a relentless rhythmic undertow.

The tendency with instrumental albums is that they can drift in to aural wallpaper and by clocking in at just under an hour, this record was in danger of falling into that familiar trap. Fortunately for us, Gri’s journey through ‘Ghost Dreamers Town’ is a deliciously melodic, flowing set of pieces which evoke, relax and inspire in equal measure.

Link: http://leonardslair.wordpress.com/