“Colonne di fumo” in Fardrock

Etichetta: Krysalisound Tracce: 8 – Durata: 51:00 Genere: Elettronica, Ambient Sito: Facebook – Krysalisound Voto: 8/10 Federico Mosconi è un chitarrista che, col suo strumento, si muove in ambiti diversissimi (dal barocco al pop) riuscendo nell’arduo e nobile compito di apparire sempre riconoscibile. Appassionato di sound design e di elettronica, con la chitarra si spinge spesso […]

via Federico Mosconi | Colonne di fumo — FARDROCK

“Federico Mosconi è un chitarrista che, col suo strumento, si muove in ambiti diversissimi  (dal barocco al pop) riuscendo nell’arduo e nobile compito di apparire sempre riconoscibile.

Appassionato di sound design e di elettronica, con la chitarra si spinge spesso nei meandri della sperimentazione, snaturalizzando le sonorità originali delle sei corde in favore di lavori di evocativo splendore.
Così le otto tracce del suo nuovo Colonne di fumo si muovono lievi richiamando, proprio come il titolo suggerisce, i disegni improvvisi e incontrollabili concepiti dal fumo quando si espande in riccioli, anelli, fitte nebbie o colonne, diventando autore inconsapevole di un universo impalpabile che ambisce a ricollocare l’anima nei ripostigli più rassicuranti, quand’anche attraversati da una apparente inquietudine.
I brani hanno titoli evocativi, tra l’onirico e lo specifico tecnico, e richiamano l’attenzione sul tempo e il suo valore (Il tempo regalato), sulle tecniche di composizione (Basso continuo con respiro) fino a momenti di autobiografia (La voce di un ricordo che si allontana).
Mosconi sperimenta a azzarda ma non si allontana mai dalla sua natura di musicista e sebbene appaiano sorrette da lievi aneliti di suono, le tracce del suo nuovo disco hanno la capacità di trasportarci in un mondo coinvolgente e talvolta organico nel quale ci si immerge con naturalezza.
Concedendo sensazioni nuove ad ogni ascolto, il disco dispensa privilegi emotivi sempre diversi che, proprio come succede alle forme astratte del fumo, cambiano consistenza per adeguarsi ai respiri e alle mutazioni delle nostre vite.”

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