La colonna sonora per un film di struggente poesia metropolitana. Gri registra con il suo gesto artistico immagini caotiche, rumorose, veloci. Ferma su pellicola immaginaria la vita che scorre rapida attraverso il freddo abbraccio del cemento o si ripara dentro luoghi affollati. Lo fa usando un filtro flow, un trucco che permette di rallentare il respiro delle cose e pian piano iniziare a sottrarre, avvicinandosi il più possibile all’intimità di una visione che si esprime con la delicatezza e dolcezza di suoni appena accennati, loop avvolgenti, soluzioni digitali che traducono in suono le visioni eteree di una realtà volutamente trasformata, altrimenti difficile da affrontare. A QUIET HIDDEN PLACE.
Mirco Salvadori