“Heartbeats of a premature image” in Music Won’t Save You

“Sette velocità diverse, corrispondenti ad altrettante frequenze di un battito vitale e definito, a differenza dell’immagine ancora nebulosa della fonte che lo produce; vi è, non a caso, qualcosa di vagamente amniotico a unire titolo e contenuto di “Heartbeats Of A Premature Image”, quarto lavoro di David Gutman sotto l’alias Drawing Virtual Gardens. Le sue sette tracce, identificate soltanto da un numero di battiti al minuto (eppure sostanzialmente aritmiche), oscillano infatti tra modulazioni chitarristiche percepibili e atmosfere di avvolgente torpore, i cui contorni sfocati veicolano un’ambience vaporosa, in graduale addensamento.I movimenti minimali ma costanti dell’evanescente flusso di drone creato da Gutman plasmano una teoria di texture ipnotiche, in apparenza opposte alle dinamiche della memoria condensata in precedenti lavori del chitarrista statunitense (metà del progetto Tropic Of Coldness) sono in realtà ad esse pienamente complementari. Il suono di “Heartbeats Of A Premature Image” precorre infatti immagini e memorie, indirizzandone il corso, imprimendone il contenuto ancora prima della loro manifestazione.

In tale inversione di processo permane il sapiente dosaggio di toni, timbriche ed effetti da parte di Gutman, che è fin troppo facile immaginare ai comandi di manopole analogiche, con le quali modula intensità e frequenza di armonie espanse, trasformate in calde risonanze ambientali.”

Raffaello Russo

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