Nonostante sia ben più fiero delle mie origini scozzesi devo ammettere che se non avessi vissuto per quasi trent’anni nella distese terre pordenonesi probabilmente farei un tipo di musica totalmente diversa, forse addirittura non avrei nemmeno sentito il bisogno di iniziare a comporre. Sarà forse per sua la vicinanza territoriale ma ascoltando il disco di debutto di Andrea Romeo, ho trovato delle analogie tra la mia musica e quella di questo ragazzo classe 1986 di Treviso.
In fondo credo che l’ambiente circostante non sia altro che il vestito della nostra anima, tutto è legato con una sottile corda elastica trasparente che ogni tanto, come un canovaccio intriso di emozioni, può far nascere un’esigenza fatta di impulsi creativi, il libero sfogo volto a spezzare quella corda facendola risonare tra gli spazi vuoti del silenzio.
“Need For Expression” è un album che nasce proprio da quell’esigenza, punto focale nonché denominatore comune dei nove brani che mescolano in perfetto equilibrio il post-rock all’elettronica ricordandomi per certi versi alcune uscite della n5MD, Lights Out Asia su tutti. Ma quello che spicca ascoltando questo album è la sua naturale spontaneità in cui ogni brano nasce con una sua specifica scala di sfumature e tonalità indipendenti ma mai slegate tra loro. Da sottolineare aperture ed esplosioni mai scontate, ricamate con ottimi arrangiamenti che fanno capire le notevoli capacità produttive del ragazzo.
Un bel disco che si ascolta con piacere per un nome con un bel futuro davanti.